
22 Apr La magia dell’incontro
In questi 40 anni al timone di quel castello la mia famiglia ha potuto vivere esperienze particolari e toccanti, molte delle quali passate attraverso la conoscenza di personaggi famosi appartenenti al mondo dello spettacolo così come a quello della politica.
Il mio racconto comincia nel 1991.
Ero un ragazzino e su Telemontecarlo trasmettevano una serata speciale dedicata a Ornella Vanoni che comprendeva il suo atteso concerto ed una successiva intervista ad Alain Elkann. L’evento campeggiava sulla prima pagina di Tv Sorrisi e Canzoni. Si trattava di un concerto registrato e quella famosa sera Ornella era nostra ospite! Lei volle vedere dal tavolo il concerto, e siccome in quel periodo l’unico spazio dove era presente un televisore era un nostro salotto privato, allestimmo il tavolo proprio lì. Insomma, guardammo questo concerto della Vanoni insieme a Ornella Vanoni! Ricordo ancora un suo commento circa l’abito indossato: lei ha sempre vestito abiti di Versace, abiti sempre impegnativi. Lo stilista era famoso per l’utilizzo di materiali quali metallo o vetro, ma in questo caso fu davvero difficile in quanto il bellissimo abito era realizzato con tanti piccoli specchi (si può ancora vedere su YouTube mentre Ornella canta la bellissima “Vai Valentina”) e a suo dire lo specchio oltre a essere pesante si riscaldava con i fari del palcoscenico facendola faticare tantissimo.
Nell’aprile 2019, Nicoletta Tozzi, nove volte campionessa italiana degli 800 metri, ha portato a pranzo la mitica Sara Simeoni. Indovinate in quale tavolo è stata casualmente fatta accomodare? Al tavolo 201! (201 sono i centimetri con i quali Sara Simeoni prima volta per una donna, supera il record mondiale di salto in alto).

Sara Simeoni al tavolo 201
Gino Paoli ai tempi della canzone “Eravamo 4 amici al bar” era spesso ospite e nel 2019 è tornato. Ha ricordato con noi quel periodo e ha voluto che gli regalassimo le nostre tazzine da caffè, perché voleva portare a casa un nostro ricordo.
Il ricordo più dolce è il gigante del teatro italiano Giorgio Albertazzi, che abbiamo visto arrivare in taxi da Bologna perché aveva sentito parlare dei nostri cappelletti.
Recentemente invece, durante l’ultimo lockdown, il grande Zucchero Fornaciari era in Romagna per motivi di lavoro e ha trascorso nel nostro locale due giorni di totale relax, cenando davanti al camino acceso e raccontando del suo passato simili a quello di mio padre. Infatti, il papà di Zucchero aveva un negozio di salumi a Carrara e alle 6 del mattino si alzava per andare a lavorare in bottega.

Zucchero Fornaciari
È pure tornato per pranzo, proprio poche settimane fa, Alberto Tomba (viene molto spesso) e subito dopo siamo andati insieme a fare un giro nelle colline qui attorno perché gli avevo parlato di questi luoghi stupendi. Mentre ero al suo fianco, ricordavo quel giorno alle scuole medie in cui tutta la classe uscì nel corridoio a vedere nel televisore del bidello la discesa olimpionica a Calgary. Pur continuando a sentire Alberto anche telefonicamente, mi emoziona pensare a questo gigante.

Alberto Tomba
Vengono spesso politici, per incontri con i rappresentanti locali, ma in questi casi il cuore non batte forte. Ho però bei ricordi legati a Beppe Grillo. Anche Beppe è un cliente abituale. Al netto del personaggio politico, posso assicurare che è la persona più genuina che abbia mai conosciuto. Una persona che ama stare in mezzo alla gente tanto che è voluta venire in piscina con me a Forlimpopoli (ricordo ancora la faccia della ragazza alla biglietteria!) e preferisce sedersi a tavola con noi, anziché rintanarsi in camera come a volte succede.
Una dei primissimi momenti di serate con celebrità ha avuto un sapore tutto romagnolo: è stata la festa del Cesena Calcio con tutti i personaggi di una bella stagione sportiva della nostra città. Dino Manuzzi, Edmeo Lugaresi, Gibí Fabbri, Vittorio Casali, Walther Schnacher: tutti nomi noti agli appassionati di calcio e ai Cesenati di mezza età.

Premiazione A.C. Cesena (15/12/1981)
Insieme a loro c’è un personaggio nel cuore di tutti i romagnoli e di tanti italiani che legano momenti belli alle note di musica schietta, immediata e tanto allegra: Raoul Casadei. Forse è presto per capire quanto sia importante quello che ha lasciato. Spesso in Italia sottovalutiamo il valore di certe tradizioni. In termini di cultura nazionale azzardo paragonare il valore delle canzoni dell’Orchestra Casadei a quello dei film di Totò. Una cultura popolare, quella che Raul stesso aveva chiamato “la Musica Solare”, nome azzeccato perché ha scaldato e continuerà a scaldare i nostri cuori.
Il personaggio famoso credo veda in noi ristoratori un amico a cui confidarsi. Penso sia normale: d’altronde ci sono un tavolo, delle sedie, cibo e vino. Diventi subito di famiglia. È questa la magia che si viene a creare.
(Lorenzo Illotta)