la Cantina Tenuta Mara

CANCELLO DI INGRESSO DLLA CANTINA TENUTA MARA

la Cantina Tenuta Mara

 

Dopo anni di visite a tante cantine, ancora una volta mi ritrovo a sorprendermi. Un sabato mattina di due settimane fa con uno strepitante sole raggiungo Tenuta Mara, nelle colline che dai territori malatestiani digradano verso il mare. Siamo dalle parti di San Clemente vicino a Morciano e San Savino, dove l’imprenditoria vinicola si sta sviluppando nel solco della qualità, reagendo con entusiasmo a questo periodo così privo di emozioni, dando vita a vini molto interessanti e realtà ricettive di altissimo livello.

La passione per il vino, quello prodotto nelle aree più blasonate, ha portato Giordano Emendatori, famoso imprenditore della zona a voler dare vita a una cantina realizzata pochi anni fa dove far nascere vini di grande fattura.

La strada scelta è quella della Biodinamica. E i risultati sono arrivati presto se per la guida di Luca Maroni il Sangiovese Maramia è il migliore biodinamico d’Italia. Luca Maroni, nel suo “Annuario dei Migliori Vini Italiani” scrive: “Semplicemente uno tra i migliori vini biodinamici del mondo, di certo il più armoniosamente puro, il più densamente, limpidamente, mentosamente fragrante, il più squisitamente delicato e avvolgente. Chapeau.”

Condivido le righe di Luca Maroni, questo Sangiovese rappresenta una interpretazione davvero insolita per le nostre zone. 

Ma parliamo della vigna. 

I 35 ettari della Tenuta sono oggi certificati Demeter e non ci sono state particolari difficoltà nella conversione al biodinamico anche perché dai primi 3 ettari coltivati a vigna, si è passati agli attuali 11 ettari attraverso un percorso di crescita graduale, con acquisizioni di nuovi appezzamenti anno dopo anno.

La vigna e tutto il territorio che le circonda sono popolate da insetti e uccelli arrivati  qui grazie alla creazione di 800 rifugi su vari pali oppure piccole capanne riempite con rami cavi, bambù, paglia, che hanno dato ospitalità ad api, bombi e altri impollinatori i quali, a loro volta, danno un importante contributo alla salvaguardia di questo bellissimo ecosistema.

   

 

Il sovescio (una pratica agricola che ha lo scopo di rendere più fertile il terreno, grazie alla coltivazione di specifiche colture) ad esempio non vede l’utilizzo del solo favino, come ho visto fare tante volte, qui abbiamo anche i fiori di senape, trifoglio e orzo. 

Ma ciò che ha reso questa tenuta davvero originale è l’utilizzo di pratiche enologiche insolite. Nelle vigne e nella sala di affinamento dei vini viene costantemente diffusa musica classica. Le note hanno un effetto su tutti gli elementi, soprattutto quelli vitali (i lieviti). Questo è oramai un dato provato scientificamente da numerosi esperimenti svolti in varie università europee (in Italia le università di Pisa e Firenze) e orientali (famoso l’esperimento del giapponese Masaru Emoto sugli effetti della musica sull’acqua!). Secondo Thomas Koeberl e Markus Bachmann, gli effetti della musica classica e di Mozart in particolare sul vino sono miracolosi. La sinfonia n. 41 del genio salisburghese, ad esempio, ha un beneficio eccezionale sul nettare di Bacco durante la fermentazione: il sapore del vino cambia, diventa più buono e raffinato.

E la visione non si ferma alla musica. La cantina è letteralmente sommersa di opere d’arte, da Gio Pomodoro, Federico Uribe, Bernard Aubertin e Mauro Staccioli. Ho intravisto anche una bellissima opera di Enrico Baj.

 

L’arte ha invaso anche le botti e le pareti delle cantine, dove c’è la mano di Eron uno dei più noti esponenti del graffitismo italiano che è nativo della vicina Rimini.

 

Un luogo quindi speciale, immerso in un ambiente pensato dall’uomo, con l’arte e la tecnologia (la cantina sotterranea è costruita secondo i più moderni standard ecosostenibili), che ha voluto lasciare che fosse però la natura, con i suoi ritmi lenti, a dare vita a belle etichette.

Al Castello di Diegaro abbiamo da subito amato il Sangiovese Maramia per la fine eleganza e pulizia che sottolineano sensazioni balsamiche. E poi note di ciliegia e ribes rosso, nuance d’erbe officinali delicatamente tostate e una raffinatissima tannicità. Un vino che vivrà una bella evoluzione.  

Già dal 2019 fa parte della nostra carta dei vini. Provatelo anche a casa vostra ordinando MaraMia per il vostro delivery.



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